MICHELA MIGLIOSI - BLOG

spunti di vista e pensieri editabili

Michela Migliosi - 2 Agosto 2023

PERCHÉ LEGGERE
“NON É IL MOMENTO DI LEGGERE UNA FAVOLA” E ANDARE ALLA SCOPERTA DEL MOMENTO GIUSTO.

PERCHÉ LEGGERE <br>“NON É IL MOMENTO DI LEGGERE UNA FAVOLA” E ANDARE ALLA SCOPERTA DEL MOMENTO GIUSTO.

Qual è il momento giusto? Una domanda che quasi mai ha un’unica risposta. Perché il momento giusto fa i conti con il tempo e anche Margot, che vuole fare quello che le piace, quando le pare! Le sue giornate scorrono nella spensierata e persistente ricerca del momento giusto, anche se Margot sembra trovare sempre quello sbagliato. Finché, da una risposta che non le va giù, un pomeriggio come tanti, si trasforma in un’emozionante avventura… Non si parla di minuti, secondi o di ore, di giorni o settimane, né di quanto, di quando o di come. Si parla di qualcosa di più grande: vita, esperienze, amore.

Il momento giusto, che grande mistero.
Il momento giusto è un concetto, una pietra miliare della vita per gli adulti, una grande scocciatura per i bambini. Lo aspettiamo tutti incessantemente: in amore, nel lavoro, nell’amicizia, persino nello shopping. Ma questa è un’altra storia. Come facciamo a dare ad una bambino un punto di vista sul “momento giusto” senza essere pesanti, vecchi, assolutamente anacronistici?
La risposta è nell’emozione, nell’emotività. Se c’è una cosa che ho imparato nella vita è che la nostra emotività conta forse anche di più della nostra razionalità, ma l’ho imparato tardi, da adulta, anche un pò a caro prezzo. Oggi però riesco ad ascoltarmi e cerco di insegnare alle mie figlie a fare altrettanto, perché entrare in contatto con ciò che si prova offre quasi sempre la risposta più giusta.

Margot, la protagonista del libro, è l’emotività fatta a persona.
Cerca, scopre, corre, salta, chiede, richiede, assilla, piange, ride, dimentica! A molti di voi questo risulterà familiare. Un* bambin* di 6/7 anni (anche 8/9!!) non ha tempo di pensare al tempo. Che noia! Vuole fare quello che vuole, quando vuole, ma arriviamo noi ,GLI ADULTI, a scandire le giornate e questo non è una brutta cosa! Lo dico per tutte quelle mamme o quei papà che si sentono in colpa dicendo un NO di troppo in cambio di un DOPO emozionante o un DOMANI misterioso in cambio di un ADESSO annoiato o un FRA POCO sincero in cambio di un SUBITO fatto di fretta. Potrei andare avanti, ma sono sicura che avete capito benissimo! E allora come dir loro che quanto diciamo ha un senso?

Leggendo “Non è il momento di leggere una favola” possiamo dare un risposta, uno s-punto di vista.
In questa bella storia, con illustrazioni davvero fantastiche a cura del mio amico e collega Marco Leombruni, Margot vuole ad ogni costo leggere una favola nel momento esatto in cui lo decide, ma suo padre, che sta preparando da mangiare le risponde che lo potranno fare non appena, lui, avrà finito. Ovviamente a Margot questa risposta non va giù e decide che se non può avere una storia allora, farà qualcosa che non può fare: entrare lì dove non può entrare… niente paura non ci sono mostri, ci sono ricordi, ci sono oggetti e tra tutti uno che diventerà il suo compagno di avventure. TEMPO, prenderà una forma distinta, parlerà in rima, sarà severo ma giusto e volando insieme a lei, dimostrerà a Margot che i momenti giusti sono davvero giusti per lei.

Non vi resta che leggerlo e farvi anche un piantino.
Perché se è vero che il tempo passa è altrettanto vero che troppo spesso ce ne dimentichiamo.
Buona lettura e a presto, Michela.

Il libro è n vendita presso Cartabianca Libreria, Via Borgo Romano, 12, 40053 Valsamoggia BO.
On line su Mondadori.it qui
On line su IBS.it qui


PERCHÉ I VIAGGI ACCENDONO LA CREATIVITÀ? “EVERYTHING IS DESIGN. EVERYTHING!“
Michela Migliosi - 2 Agosto 2023
PERCHÉ LEGGERE <br>“NON É IL MOMENTO DI LEGGERE UNA FAVOLA” E ANDARE ALLA SCOPERTA DEL MOMENTO GIUSTO.

PERCHÉ LEGGERE
“NON É IL MOMENTO DI LEGGERE UNA FAVOLA” E ANDARE ALLA SCOPERTA DEL MOMENTO GIUSTO.

Qual è il momento giusto? Una domanda che quasi mai ha un’unica risposta. Perché il momento giusto fa i conti con il tempo e anche Margot, che vuole fare quello che le piace, quando le pare! Le sue giornate scorrono nella spensierata e persistente ricerca del momento giusto, anche se Margot sembra trovare sempre quello sbagliato. Finché, da una risposta che non le va giù, un pomeriggio come tanti, si trasforma in un’emozionante avventura… Non si parla di minuti, secondi o di ore, di giorni o settimane, né di quanto, di quando o di come. Si parla di qualcosa di più grande: vita, esperienze, amore.

Il momento giusto, che grande mistero.
Il momento giusto è un concetto, una pietra miliare della vita per gli adulti, una grande scocciatura per i bambini. Lo aspettiamo tutti incessantemente: in amore, nel lavoro, nell’amicizia, persino nello shopping. Ma questa è un’altra storia. Come facciamo a dare ad una bambino un punto di vista sul “momento giusto” senza essere pesanti, vecchi, assolutamente anacronistici?
La risposta è nell’emozione, nell’emotività. Se c’è una cosa che ho imparato nella vita è che la nostra emotività conta forse anche di più della nostra razionalità, ma l’ho imparato tardi, da adulta, anche un pò a caro prezzo. Oggi però riesco ad ascoltarmi e cerco di insegnare alle mie figlie a fare altrettanto, perché entrare in contatto con ciò che si prova offre quasi sempre la risposta più giusta.

Margot, la protagonista del libro, è l’emotività fatta a persona.
Cerca, scopre, corre, salta, chiede, richiede, assilla, piange, ride, dimentica! A molti di voi questo risulterà familiare. Un* bambin* di 6/7 anni (anche 8/9!!) non ha tempo di pensare al tempo. Che noia! Vuole fare quello che vuole, quando vuole, ma arriviamo noi ,GLI ADULTI, a scandire le giornate e questo non è una brutta cosa! Lo dico per tutte quelle mamme o quei papà che si sentono in colpa dicendo un NO di troppo in cambio di un DOPO emozionante o un DOMANI misterioso in cambio di un ADESSO annoiato o un FRA POCO sincero in cambio di un SUBITO fatto di fretta. Potrei andare avanti, ma sono sicura che avete capito benissimo! E allora come dir loro che quanto diciamo ha un senso?

Leggendo “Non è il momento di leggere una favola” possiamo dare un risposta, uno s-punto di vista.
In questa bella storia, con illustrazioni davvero fantastiche a cura del mio amico e collega Marco Leombruni, Margot vuole ad ogni costo leggere una favola nel momento esatto in cui lo decide, ma suo padre, che sta preparando da mangiare le risponde che lo potranno fare non appena, lui, avrà finito. Ovviamente a Margot questa risposta non va giù e decide che se non può avere una storia allora, farà qualcosa che non può fare: entrare lì dove non può entrare… niente paura non ci sono mostri, ci sono ricordi, ci sono oggetti e tra tutti uno che diventerà il suo compagno di avventure. TEMPO, prenderà una forma distinta, parlerà in rima, sarà severo ma giusto e volando insieme a lei, dimostrerà a Margot che i momenti giusti sono davvero giusti per lei.

Non vi resta che leggerlo e farvi anche un piantino.
Perché se è vero che il tempo passa è altrettanto vero che troppo spesso ce ne dimentichiamo.
Buona lettura e a presto, Michela.

Il libro è n vendita presso Cartabianca Libreria, Via Borgo Romano, 12, 40053 Valsamoggia BO.
On line su Mondadori.it qui
On line su IBS.it qui